Quanto curi i tuoi talenti?
Tutti abbiamo molti talenti, sappiamo infatti che sono abilità innate che abbiamo fin dalla nascita e che costituiscono i nostri “attrezzi da lavoro” per le attività che dobbiamo compiere in qualunque fase della vita.
Spesso non ci rendiamo conto di tali abilità perché sono per noi talmente spontanee che non ne comprendiamo la difficoltà insita in loro e riteniamo che “tutti possano svolgere” quell’attività.
Si tratta di abilità che ci rendono il lavoro “leggero”, “facile”, non costoso in termini di energia. Questa caratteristica, se da una parte ci rende la vita più semplice, dall’altra spesso costituisce un limite all’impegno di crescita. Ma soprattutto in molte persone capita che sottovalutando la portata della loro abilità non immaginano di poterla rendere l’oggetto principale del proprio lavoro. L’assurdo è che dedichiamo anima e corpo ad attività che non rientrano nella nostra indole, mentre trascuriamo attitudini che se alimentate con costanza ci farebbero raggiungere grandi risultati. Sforzi sprecati!
È noto a tutti quanto sia potente la passione posta sul proprio lavoro e quanta vitalità genera. Una celebre frase di Monica Vitti diceva” Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi si alza Felice”. E quando si lavora con passione si è felici. Quindi bisogna connettere la passione con il lavoro.
Dunque torniamo al punto del post scorso e cioè innanzitutto individuare i propri talenti e una volta focalizzati, realizzare un piano per incrementarli.
Dedicarsi alle proprie attitudini dà energia, il nostro organismo produce quella che si definisce la chimica positiva che riduce il livello degli ormoni dello stress. Molte pagine sono state scritte al riguardo, anche nel libro “Le Organizzazioni Positive” di Daniela di Ciaccio e Veruscka Gennari, ed.Franco/Angeli Trend, vengono spiegate con dati scientifici quanto sia produttivo e creativo poter esprimere nel lavoro le migliori capacità individuali e tramite esso poterle espandere.
Un’abilità trascurata produce un vuoto di energia. Infatti, quando lavoriamo con passione, il nostro organismo si pone in uno stato di guarigione/crescita con il quale raggiungiamo più facilmente gli obiettivi che dobbiamo o desideriamo realizzare. La soddisfazione e la gioia di riuscire ad esprimere in modo eccellente le proprie potenzialità produce così nel nostro organismo gli ormoni del benessere e dell’amore come dopamina, serotonina, ossitocina.
Il segreto? Fermiamoci a riflettere su quali “attrezzi da lavoro” abbiamo, grandi o piccoli che siano, nutriamoli ogni giorno, coltivare e sviluppare i propri talenti è cruciale per la propria felicità.